La Tanatoprassi (legalmente autorizzata negli Stati Uniti e in Inghilterra e si sta rapidamente diffondendo nei paesi europei) è poco conosciuta in Italia ed è rappresentata dall’Associazione Italiana di Tanatoprassi (A.I.T.) e dall’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi (I.N.I.T.).. Una normativa presente sul territorio italiano relativa al Regolamento di Polizia Mortuaria evidenzia in modo chiaro la presenza di precise disposizioni per quanto concerne l’imbalsamazione, mentre non è previsto alcun regolamento per quanto riguarda la Tanatoprassi.
Questo trattamento presenta numerosi vantaggi anche nell’ambito della medicina legale: fermando la decomposizione si fissano i vari tessuti e le lesioni del corpo come in una preparazione istologica, favorendo così le indagini post-mortem in caso di autopsia, di studi o di osservazioni sul cadavere.
La Tanatoprassi non è da confondere con l’imbalsamazione perpetua: la prima è un metodo di conservazione temporaneo che dura dai 10-15
giorni ad un massimo di alcune settimane (dipende da individuo ad individuo) mentre la seconda è permanente.